Federico Fornaro, il deputato del Partito Democratico, è finito sotto i riflettori dopo l’infuocata bagarre in Aula alla Camera. Il motivo? Uno scontro accesissimo con la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a seguito delle sue dichiarazioni sul Manifesto di Ventotene.
Un momento di alta tensione politica che ha portato il deputato a sbattere violentemente i pugni sul banco, scatenando il caos e costringendo il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, a sospendere la seduta. Ma chi è Federico Fornaro? E perché ha reagito con tanta veemenza contro Giorgia Meloni?
Chi è Federico Fornaro, vita privata e carriera
Una vita a sinistra e una carriera politica costruita tra territorio e Parlamento. Federico Fornaro, 62 anni, è un volto noto della politica italiana, alla sua terza legislatura in Parlamento.
Genovese di nascita ma piemontese d’azione, Fornaro si è laureato in Scienze Politiche e ha iniziato la sua carriera negli anni ’90 nel Partito Socialista Democratico Italiano (PSDI), per poi passare ai Democratici di Sinistra (DS) e, successivamente, al Partito Democratico (PD). Il suo impegno politico si è sempre intrecciato con il territorio: prima come consigliere comunale a Castelletto d’Orba (Alessandria) e poi come sindaco dal 2004 al 2014.
A livello nazionale, Fornaro è stato eletto senatore nel 2013 e deputato dal 2018, con una riconferma nel 2022. Un parlamentare navigato, esperto di dinamiche istituzionali e da sempre impegnato nella difesa dei valori della sinistra italiana. Ma è anche uno studioso: ha scritto diversi saggi storici, tra cui una biografia su Giuseppe Romita, protagonista del passaggio dalla Monarchia alla Repubblica in Italia.
Il botta e risposta infuocato sul Manifesto di Ventotene: ecco cosa è accaduto
Lo scontro in Aula è scoppiato quando Giorgia Meloni ha criticato duramente il Manifesto di Ventotene, definendolo un documento che inneggia all’abolizione della proprietà privata, alla dittatura del partito rivoluzionario e alla messa in discussione della democrazia. Una lettura che ha fatto infuriare le opposizioni, in particolare Federico Fornaro, che è insorto contro la Premier con parole di fuoco.
“Non è accettabile fare la caricatura degli uomini protagonisti del Manifesto di Ventotene,” ha tuonato Fornaro. “Lei, Presidente Meloni, siede in questo Parlamento anche grazie a loro. Questo è un luogo sacro della democrazia e noi siamo qui grazie a quei visionari di Ventotene che erano confinati politici. Si inginocchi di fronte a questi uomini e queste donne, non insulti la loro memoria!”
Parole che hanno fatto il giro del web, con Meloni che ha replicato sui social invitando gli italiani a giudicare da soli il suo intervento.
Fornaro ha poi rincarato la dose:
“Oltraggiare Ventotene significa oltraggiare la memoria di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni. Il Manifesto di Ventotene non è quello che dice Meloni, non è un inno alla dittatura del proletariato, ma un manifesto per un’Europa federale, nata proprio per contrastare quei nazionalismi che hanno portato a due guerre mondiali.”
La tensione in Aula è salita alle stelle, con urla e proteste dai banchi del PD e del centrosinistra. Il presidente Fontana ha dovuto sospendere la seduta per riportare l’ordine, ma lo scontro tra Fornaro e Meloni ha lasciato un segno profondo nel dibattito politico italiano.
Uno scontro che non si esaurisce nell’Aula parlamentare ma che tocca un tema centrale per il futuro dell’Italia e dell’Europa. La questione è tutt’altro che chiusa e nei prossimi giorni il confronto potrebbe accendersi ancora di più.