Un grande pezzo del giornalismo sportivo italiano se ne va. Elio Corno, storica voce della televisione e appassionato tifoso dell’Inter, è morto all’età di 78 anni. La sua morte ha colpito profondamente il mondo del calcio, a pochi giorni dalla scomparsa di Bruno Pizzul, non solo per il suo ruolo di giornalista ma anche per la sua personalità e per il modo in cui riusciva a entrare in sintonia con il pubblico.
Un triste paradosso: Corno ci ha lasciati proprio nel giorno del 117° anniversario della fondazione della sua amata Inter, una squadra che ha seguito e amato con passione in tutte le fasi della sua lunga carriera.
Il dolore per la sua morte ha toccato molti, anche chi non aveva avuto il privilegio di conoscerlo personalmente ma lo seguiva con affetto attraverso la televisione. Fabio Ravezzani, giornalista e conduttore televisivo, ha voluto ricordarlo così su X:
Carriera, da giornalista a volto iconico della tv
La carriera di Elio Corno è stata un viaggio straordinario tra carta stampata e televisione, costellato di successi, battaglie giornalistiche e tante risate. Per molti anni, è stato responsabile della pagina sportiva de Il Giornale, dove ha scritto alcune delle pagine più memorabili del giornalismo sportivo italiano, raccontando il calcio con la sua inconfondibile ironia e con un linguaggio diretto che ha conquistato lettori di ogni tipo. Non è stato solo un giornalista di qualità, ma anche un vero tifoso, innamorato della sua Inter, una passione che traspariva chiaramente in ogni suo scritto.
In passato, aveva lavorato anche alla Gazzetta dello Sport, dove aveva affilato ulteriormente le sue capacità giornalistiche, ma è stato negli anni Duemila che Corno ha raggiunto la vera fama nazionale. Il suo volto è diventato un punto di riferimento grazie a Qui studio a voi stadio, trasmissione cult di Telelombardia, che lo ha reso celebre per la sua verve e per il modo in cui affrontava le tematiche calcistiche.
Tuttavia, è con Il Processo del Lunedì che Elio Corno è entrato nel cuore di milioni di telespettatori. Con la sua ironia e la sua capacità di analizzare le partite con spirito critico, ha creato uno stile unico, spesso condito da siparietti divertenti e pungenti. Non solo analista, ma anche intrattenitore, Ennio Corno aveva una dote rara: riusciva a parlare di calcio con una leggerezza che non scivolava mai nel banale, ma anzi, in una combinazione perfetta di competenza e divertimento.
Elio Corno è stato anche protagonista di uno dei duo più esilaranti della televisione sportiva, quello con Tiziano Crudeli, suo compagno di rivincite e di risate davanti alla TV.
Le loro discussioni, che mescolavano passione calcistica e il contrasto tra le diverse anime del tifo, sono diventate leggendarie.
Le condizioni di salute negli ultimi anni: la malattia di Elio Corno
L’ultima avventura televisiva di Ennio Corno è stata con Diretta Stadio su 7 Gold, dove ha continuato a essere un pilastro del calcio televisivo, nonostante le difficoltà legate alla sua salute.
Negli ultimi anni, Elio Corno ha affrontato con grande dignità e determinazione una lunga battaglia contro una malattia che lo ha lentamente indebolito, su cui i familiari mantengono ancora oggi il massimo riserbo.
Le cause della morte
Elio Corno si è spento dopo una lunga e dolorosa malattia che lo aveva colpito negli ultimi anni, ma che non gli ha mai impedito di essere, anche nella sofferenza, un uomo di sport. Le cause precise della sua morte non sono state divulgate, ma è evidente che la sua condizione fisica si era aggravata nel tempo, tanto da tenerlo lontano dal suo amato lavoro.
Con lui se ne va un’epoca, ma il suo ricordo rimarrà vivo nel cuore di tutti quelli che lo hanno seguito, lo hanno amato e lo continueranno a ricordare come uno dei grandi protagonisti della televisione sportiva.