Tutto Quello che ho, la nuova fiction di Canale 5 che vede tra i protagonisti Vanessa Incontrada già fa parlare di sé per l’intensità della trama e per il forte richiamo alla realtà.
E quando una serie riesce a toccare temi così profondi, la domanda nasce spontanea: quanto c’è di vero dietro a ciò che vediamo sullo schermo? La forza di questa produzione sta proprio nella sua capacità di raccontare drammi familiari e sociali con autenticità, senza cercare effetti speciali o colpi di scena forzati.
La storia ruota attorno alla scomparsa di una giovane ragazza, un evento che travolge una famiglia apparentemente solida. La protagonista Lavinia (Vanessa Incontrada), madre della ragazza, è una donna di legge. La sua ricerca della verità diventa una battaglia personale che scava nei sentimenti più profondi e nelle contraddizioni del mondo che la circonda.
Tutto quello che ho è tratto da una storia vera?
Sebbene non si tratti di una cronaca trasposta fedelmente in fiction, Tutto quello che ho prende ispirazione da eventi realmente accaduti. I creatori della serie hanno attinto da fatti di attualità che in passato hanno coinvolto famiglie italiane, spesso stravolte dalla misteriosa sparizione di una figlia o da verità difficili da accettare.
La trama racconta la scomparsa di Camilla, una diciottenne brillante e piena di vita. I genitori, Lavinia e Matteo, si trovano improvvisamente immersi in un incubo che li costringe a mettere in discussione tutto ciò in cui credevano. L’indagine, il ritrovamento del corpo e l’intero processo di scoperta della verità portano alla luce dinamiche intime e dolorose.
La serie non riprende un singolo caso, ma costruisce una narrazione che ricorda molte vicende che hanno segnato l’opinione pubblica. Quello che emerge è un racconto universale, che parla di perdita, sospetto, giustizia e bisogno di risposte.
A cosa è ispirato
Gli autori hanno scelto di non dichiarare una fonte unica d’ispirazione, ma l’atmosfera e i temi trattati richiamano chiaramente fatti che tutti ricordano: adolescenti scomparse, verità celate da silenzi, errori di giudizio legati a stereotipi. Il filo conduttore è la difficoltà di guardare in faccia la realtà quando questa infrange l’immagine ideale che abbiamo delle persone a noi vicine.
Tra i personaggi più significativi c’è Kevin, un ragazzo di origine africana, che si porta dietro un passato complicato. La sua figura rappresenta il bersaglio facile dei sospetti, soprattutto in un contesto dove la paura prende spesso il posto della ragione. Lavinia, d’altra parte, si rivela determinata nel cercare risposte autentiche, anche quando il percorso è doloroso e in salita.
Tutto quello che ho è una storia “vera” non perché riproduce un caso in particolare, ma perché affronta emozioni condivise, interrogativi reali e dinamiche che esistono davvero nella nostra società. Il dolore, la rabbia, la giustizia negata: elementi che non hanno bisogno di nomi propri per colpire.
Dove vederla e quante puntate sono
La fiction Tutto quello che ho è trasmessa su Canale 5 ogni mercoledì in prima serata. La serie è composta da quattro puntate, ognuna con una durata di circa 100 minuti. L’appuntamento con il primo episodio è il 9 aprile, mentre la quarta ed ultima puntata andrà in onda il 30 aprile.
Per chi preferisce la visione on demand, tutti gli episodi sono disponibili gratuitamente su Mediaset Infinity, la piattaforma streaming ufficiale di Mediaset. Basta un account per accedere da qualsiasi dispositivo, dal computer alla smart TV.