L’affaire Boccia-Sangiuliao continua senza sosta. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano non smette di attirare a se nuove polemiche.
Da tempo si vocifera infatti che l’attuale ministro alla Cultura del governo Meloni, ha la poltrona in bilico.
Ed ora la situazione sembra davvero irreversibile a causa della nuove polemiche che riguardano Maria Rosaria Boccia, una influencer e organizzatrice di eventi molto vicina al ministro e che sta creando al capo del dicastero della cultura non poche polemiche.
Ma cosa è successo e chi è l’attuale ministro della cultura finito in un nuovo vortice di polemiche?
Scopriamolo insieme.
Gennaro Sangiuliano, ecco chi è il ministro al centro delle polemiche per l’affaire Boccia
Gennaro Sangiuliano è nel bel mezzo di un nuovo vortice di polemiche. Dopo le varie gaffe dei mesi scorsi l’attuale ministro alla Cultura è finito al centro di un caso politico legato al ruolo di una donna di 41 anni, Maria Rosaria Boccia, che sostiene di essere una sua collaboratrice.
Tutto ha inizio il 26 agosto, quando sul suo profilo Instagram della Boccia spunta una foto che la ritrae accanto a Sangiuliano.
Come didascalia della foto scrive:
«Grazie al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per la nomina a Consigliere del Ministro per i Grandi Eventi».
Da li si sono alimentati sospetti sull’effettivo ruolo della donna che dice di essere una consulente del ministero.
Lo staff del ministro smentisce nell’immediato ma la situazione si è complicata ulteriormente.
Il ministro per alcuni giorni non ha commentato ma poi ha spiegato di voler conferire l’incarico alla Boccia, a titolo gratuito, ma il suo gabinetto aveva espresso perplessità e pertanto la nomina non aveva avuto seguito per possibili casi di conflitto d’interessi non meglio specificati.
Ma chi è Gennaro Sangiuliano capo del dicastero della cultura del governo Meloni?
Nato a Napoli, 62 anni fa nella città partenopea ha portato avanti i suoi studi laureandosi in Giurisprudenza presso l’Università Federico II.
Qui consegue il Dottorato di Ricerca in Diritto ed Economia e poi il Master in Diritto Privato Europeo ottenendo 100/100 con lode e il Diploma IASD (Istituto Alti Studi per la Difesa).
Dal 2018 è sposato con la collega giornalista Federica Corsini, che da anni lavora in Rai.
Si perché il ministro Sangiuliano ha una carriera da giornalista iniziata lavorando per Canale 8 e L’Opinione del Mezzogiorn.
Ha collaborato con l’Espresso, il Sole 24 ore, il Foglio e Il Giornale fino al 2003 quando è approdato in Rai, lavorando al Tgr e poi al Tg1.
Nel 2009 è diventato vicedirettore del Tg1 e poi direttore del Tg2 nel 2018 e dal 2022 Sangiuliano è il ministro alla Cultura.
Gennaro Sangiuliano, ecco chi è la moglie Federica Corsini
Un ruolo determinate nell’affaire Boccia – Sangiuliano pare abbia avuto proprio la moglie del ministro, Federica Corsini.
La giornalista è nata a Roma, e come la Boccia ha in passato ha lavorato nell’organizzazione di grandi eventi.
Successivamente ha debuttato in Rai collaborando a una trasmissione musicale, fino a diventare vice caporedattore.
Nel 2018 sposa Sangiuliano, ma ha tenuto sempre un basso profilo. Pochi giorni, proprio a sfidare le voci di crisi tra lei e il ha sfilato sul Red Carpet di Venezia.
Ma per molti il ruolo della moglie sarebbe stato determinante: proprio lei avrebbe chiesto di stracciare la nomina di Boccia a consulente per i grandi eventi.
Alcune gaffe
Il ministro Sangiuliano non è nuovo alle gaffe e alle polemiche. Recentemente il ministro in occasione della presentazione della nuova passeggiata archeologica di Roma, aveva parlato di Times Square a Londra, che però è a New York.
Lo scorso giugno, invece affermava che Cristoforo Colombo “non ipotizzava di scoprire un nuovo continente, ma voleva raggiungere le Indie circumnavigando la terra sulla base delle teorie di Galileo Galilei”.
Una gaffe abbastanza evidente visto che Colombo sbarcò nelle Americhe nel 1492, mentre Galileo, nacque solo nel 1564, 72 anni dopo la storica impresa.
Ultima gaffe in ordine cronologico è quella sulla fondazione di Napoli.
In un post su Instagram si annunciava un piano per le celebrazioni dei 2500 anni dalla fondazione di Napoli ma la didascalia della foto parlava di “2 secoli e mezzo di Napoli”. L’errore costò il posto al suo social media manager, immediatamente dimesso.
